La palestra per l'asmatico.

Premessa

Questo articolo non ha alcuna pretesa di divulgazione medico scientifica, e certamente non va interpretato come prescrizione medica. Il tema dell'asma ci fornisce solo il pretesto per affermare che, laddove ci siano precise indicazioni del terapeuta, l'esercizio fisico condotto secondo determinati protocolli, è una risorsa preziosissima e non sostituibile.

asma

Presso lo Studio Personal Trainer di Pesaro tale concetto è rimarcato dagli obiettivi che ci poniamo:

  • il controllo dei fattori di disturbo;
  • il miglioramento della qualità della vita;
  • il raggiungimento e il mantenimento di uno stile di vita adeguato alle esigenze psicofisiche del soggetto.

Una prima definizione di asma.

L'asma è una malattia caratterizzata da dispnea (respirazione difficoltosa) intermittente, secondaria alla bronco stenosi. Si tratta quindi di una costrizione bronchiale, o cumunque di una restrizione di passaggio delle vie aeree, con una conseguente, diffusa, congestione vascolare. Tale fenomeno di restringimento è variabile, sia di momento in momento, sia al di fuori, che all'interno, di un trattamento terapeutico. Va anche sottolineato che l'attivita fisica condotta in modo inopportuno diventa un fattore scatenante. Se questa viene invece modulata accortamente, può invece trasformarsi in un presidio medico molto efficace.
In un soggetto asmatico la riduzione del lume aereo crea un aumento della resistenza, e successivamente un aumento del lavoro muscolare. Gli effetti riscontrati sono:

  • ipertrofia muscolare liscia;
  • produzione di muco eccezionalmente denso.

Si nota anche la infiltrazione di sostanze derivate dai globuli bianchi (eosinofili), che normalmente agiscono a difesa di alcune zone dell'organismo particolarmente esposte (come polmoni e tratto digerente). La loro eccessiva presenza ingenera un rilascio non controllato di sostanze tossiche, in grado di creare stati di sofferenza dei tessuti. A monte possiamo spesso spiegare questo evento con situazioni ambientali sfavorevoli (sostanze esterne allergizzanti, parassiti, contatto con prodotti nocivi, stimoli farmacologici derivati da aspirina e betabloccanti, stress psicofisico).

Obiettivi del programma di allenamento fitness per l'asmatico.

I principali effetti di un protocollo di allenamento elaborato presso lo Studio Personal Trainer di Pesaro, sono determinati dalla bronco dilatazione. Questo effetto è legato all'incremento di catecolamine e alla riduzione del tono vagale. Il tono vagale corrisponde allo stato di eccitazione, (attivazione) del sistema parasimpatico. Il sistema parasimpatico e il simpatico operano sinergicamente per mantenere l'equilibrio neurovegetativo dell'organismo. Un abbassamento del tono vagale significa in sostanza una minore sensibilità verso le stimolazioni esterne, e una conseguente minore presenza di incidenti asmatici.
L'attività fisica alza la tolleranza all'asma: cioè se l'evento asmatico si presenta normalmente in una condizione di 50% del VO2max, tale soglia viene spostata verso l'alto (esempio il 60/70%). Nel tempo quindi, con un sufficiente condizionamento allenante, dovranno presentarsi stimoli più intensi rispetto alla fase di pre condizionamento fisico, affinchè si scateni un attacco .
E' importante sapere che già dopo i primi minuti di esercizio il soggetto può andare incontro ad un attacco d'asma, ma si tratta di un fenomeno prevedibile dovuto alla prima fase di adattamento, e soggetto alla progressiva scomparsa.

Approccio alla fase di allenamento per l'asmatico.

Nella prima parte della elaborazione, curata dallo Studio Personal Trainer di Pesaro, ci premuriamo di precisare che l'attività fisica con i pesi non rappresenta un ostacolo per l'asmatico, e che in ogni caso non sempre è in grado da sola di promuovere dei miglioramenti.
L'attività di tipo aerobico può ugualmente essere svolta senza difficoltà, e, per essere allenante e portare dei benefici, deve essere condotta entro limiti di soglia del 60-85% della FCmax. E' importante in questo caso pianificare dei periodi di sub recupero ogni tot minuti di esercizio.
La seduta può essere strutturata anche in modalità circuito, nella fase iniziale distribuita su un periodo di max 15 minuti. Attraverso un incremento graduale e non frettoloso, valutando l'effettivo miglioramento del soggetto, è possibile estenderne la durata fino a 60'. Per ultimo, ma non da ultimo, utilizzo il trattamento Reiki per la sua grande forza nello stimolare all'interno dell'organismo i processi di autoriparazione.