Freddo brucia grassi.

L'antitesi che sorprende

Abbiamo imparato che per mantenersi in buona salute e forma fisica, riducendo al minimo il grasso corporeo, è necessario controllare l’alimentazione e praticare esercizio attivo. Ma esiste un altro sistema per agire contro l’accumulo di grassi? Si, e si tratta di una soluzione semplice e alla portata di chiunque: il freddo. Certo, potrebbe non apparire così attraente questa terapia, ma i risultati che possono scaturirne credo cattureranno l’interesse di molti. Vediamo alcuni dei vantaggi offerti dalla "terapia del freddo".

freddo
  • Aumento del metabolismo. In presenza di basse temperature il corpo umano inizia ad avere dei tremiti (brividi di freddo) per favorire un aumento della temperatura corporea. E’ una sorta di esercizio muscolare involontario che, se pur minimale, porta al riscaldamento generalizzato. Anche il metabolismo viene incentivato, sempre con l'obiettivo di stabilizzare la temperatura corporea. Questa infatti non deve scendere sotto una certa soglia, e tale meccanismo richiede un maggior numero di calorie in condizioni di clima freddo.
  • Riduzione del grasso. L'esposizione a basse temperature favorisce il rilascio di adiponectina, un ormone secreto dal tessuto adiposo. L'adiponectina è in grado di promuovere l'ossidazione degli acidi grassi nei muscoli, riduce il loro accumulo nel fegato, abbassa il contenuto di trigliceridi, e diminuisce la produzione di glucosio a livello epatico (con evidenti benefici dal punto di vista insulinico). Non solo, è in grado anche di aumentare l'assorbimento di glucosio nei muscoli riducendo così il livello di glucosio nel sangue, in modo del tutto naturale.
  • Longevità. Le cellule sottoposte a basse temperature ottengono benefici simili alla restrizione calorica e al digiuno intermittente, con un incremento della propria resistenza e durata.
  • Riduzione del grasso bruno. Questo tipo di grasso, presente soprattutto nei soggetti a caratterizzazione androide, risente della esposizione al freddo riducendo il proprio volume.

Come utilizzare la terapia del freddo per ridurre i grassi.

L’approccio al freddo certamente non può sostituire una dieta regolamentata e l’esercizio fisico, ma può integrare entrambe con reale efficacia. L’esposizione a basse temperature ha mostrato di essere efficace per periodi di tempo compresi tra i 15 e i 45 minuti, compatibilmente con le capacità di resistenza del soggetto. Quale è la temperatura ottimale? In linea di massima non è possibile stabilire una temperatura di riferimento assoluta. E’ più utile suggerire che quando si inizia ad avvertire i primi brividi di freddo, stiamo entrando nel range ottimale di attivazione del processo. E’ chiaro quindi che ciascuno potrà soggettivamente collocare tale soglia ad una temperatura leggermente diversa rispetto ad altri individui. E Ancora. Potrebbero rivelarsi efficaci anche gli impacchi di ghiaccio, con applicazioni localizzate, soprattutto volte a incentivare la riduzione di grasso bruno, più superficiale (area addominale e tronco in generale) e sensibile a questo tipo di trattamento.
In ogni caso, ciascuno potrà valutare in modo più preciso la propria capacità di reazione a questo tipo di terapia, solamente sperimentando personalmente, e annotandone nel tempo la evoluzione.