Ormoni della crescita: naturalmente presenti nell'organismo. |
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I ritmi circadiani nella produzione ormonale. |
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Quando si parla di ritmi circadiani ci si riferisce alle variazioni, nell'ambito delle 24 ore, che avvengono all'interno del corpo umano. Nel nostro caso analizziamo le modificazioni che incorrono nella secrezione ormonale da parte di alcune ghiandole specifiche. Conoscerne l'evoluzione quotidiana ci mette nella condizione di giocare al meglio le nostre carte sul tavolo della crescita muscolare, e della resa del nostro allenamento. Anzitutto è bene avere presente che la quantità in circolo di un certo ormone segue una curva caratterizzata dalle seguenti fasi: fase crescente, picco massimo, fase decrescente, picco minimo. Proprio sulle basi di questo andamento, che segue una cadenza oraria, ed anche stagionale, cercheremo di strutturare il nostro allenamento. |
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Le ghiandole ormonali. | |
Ormone Cortisolo. |
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Il primo ormone da considerare è il cortisolo.
Agisce principalmente inducendo l’aumento di glicemia, attraverso la
stimolazione della gluconeogenesi epatica (conversione di alanina in
glucosio). Questo meccanismo coinvolge fortemente gli amminoacidi che
costituiscono i muscoli scheletrici, e dà vita al fenomeno detto
catabolismo proteico. Dovremo quindi tenerne conto per la sua forte azione
antagonista ai nostri desideri di crescita muscolare. L’altra caratteristica del cortisolo, che ne
consente l’uso come base per i farmaci anti infiammatori, è la sua azione
anti immunitaria, cioè di contrasto alle infiammazioni. Tuttavia una
presenza eccessiva di questo ormone incide negativamente su molti aspetti
fisiologici: inibisce la sintesi di DNA, RNA, proteine, GH (ormone della
crescita, essenziale per uno sviluppo omogeneo muscolo-scheletrico), e
testosterone, inibisce l'enzima deiodasi (che catalizza la conversione del
poco attivo ormone tiroideo T4 nel più attivo T3), aumenta la
concentrazione sanguigna di sodio, diminuisce quella di potassio,
catabolizza la massa cutanea, muscolare, e ossea. Spesso definito "ormone
dello stress“, in quanto si incrementa proprio in circostanze di stress
psico-fisico, il cortisolo aumenta notevolmente al termine di esercizi
fisici molto intensi (il livello critico di esercizio fisico che provoca
un aumento consistente della secrezione di cortisolo è pari a circa il 60%
del VO2max), dopo interventi chirurgici, in caso di digiuno prolungato,
con abitudini alimentari scorrette, quando si evita la prima colazione, e
quando si mangia molto in un unico pasto giornaliero. Un costante eccesso
di cortisolo è certamente evidenziato dalla concomitanza di specifici
eventi: stanchezza permanente, osteoporosi, iperglicemia, diabete mellito
tipo II, perdita di tono muscolare e cutaneo, colite, gastrite, impotenza,
perdita della libido, aumento della pressione arteriosa e della
concentrazione sanguigna di sodio, strie cutanee, depressione, apatia. Va
precisato anche che tali effetti sono da considerarsi come collaterali
alla principale funzione protettiva che il cortisolo esercita. Tende
infatti ad inibire le funzioni corporee non indispensabili nel breve
periodo, per fornire il massimo sostegno agli organi vitali. Per questo
stesso motivo il cortisolo induce anche un aumento della gittata cardiaca.
La presenza nel circolo sanguigno di questo ormone è praticamente costante, con
picchi momentanei che si spiegano con le circostanze sopra elencate. In
ogni caso normalmente raggiunge il picco massimo nelle prime ore della
giornata (al risveglio), e il picco minimo nelle prime ore di sonno
notturne. | |
Ormone Testosterone. |
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Si tratta dell'ormone principale presente
nell'uomo, e prodotto dai testicoli. La quantità complessiva presente
nell'organismo è data dalla componente cosiddetta libera, e dalla componente legata
(ad altre proteine). La parte attiva, e che interessa a chi fa
allenamento, è la componente libera. Gli effetti che gli vengono
riconosciuti sono: incremento della massa muscolare, caratterizzazione dei
tratti maschili, protezione dal rischio osteoporosi (in quanto provvede al
deposito del calcio nella struttura ossea). Un allenamento compiuto
utilizzando forti carichi, e con durata breve, dimostra di avere una forte
influenza sulla produzione di testosterone. In una situazione di questo
tipo, l'analisi dei valori
plasmatici di questo ormone ha mostrato un incremento già dai primi
momenti di esercizio, che si protrae per ulteriori circa 20 minuti, con un successivo rapido
declino. In questa fase terminale gli subentra, in un progressivo
crescendo, il cortisolo, di cui abbiamo scritto sopra. Nella sua naturale
evoluzione quotidiana si osserva il periodo di picco di testosterone nella prima mattina,
intorno alle ore 6-7, ed un secondo picco, più modesto, nel tardo
pomeriggio (ore 17-18). E' dunque evidente, che allo scopo di
massimizzarne la produzione, e di aumentarne la permanenza nel circolo
sanguigno, si
dovrà cercare di praticare la seduta di allenamento con i pesi proprio in
corrispondenza del picco pomeridiano (nella prima mattina i livelli
energetici sono troppo bassi ed anche il sistema nervoso non è pronto a
recepire con prontezza gli impulsi cerebrali).
Più della quota proteica o del rapporto
proteine/carboidrati è il rapporto tra carboidrati e grassi che può influenzare
maggiormente la produzione e la disponibilità del testosterone.
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Ormone GH. |
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Il Growth Hormon (GH, ormone della crescita) è una proteina prodotta dalle cellule della ghiandola ipofisi che riveste una importanza fondamentale nel bilancio dei processi di crescita e maturazione delle cellule. Interviene direttamente nella sintesi proteica, portando gli aminoacidi attraverso la cellula muscolare, controlla l'accrescimento osseo, dei tessuti connettivi, degli organi interni. Oltre alla azione di crescita è in grado di intervenire anche sul metabolismo lipidico (dei grassi). Mobilizza i grassi di deposito avviandoli alla produzione energetica, e al contempo risparmia l'energia rappresentata dagli zuccheri (glucosio e glicogeno). Gli esercizi con i pesi effettuati con un VO2max compreso tra il 50 e il 70 %, portano ad un naturale incremento nella produzione di GH ed evidenziano una netta relazione tra il lattato prodotto e il livello di questo ormone. E' dunque chiaro che un allenamento con forte caratterizzazione lattacida è la migliore circostanza per stimolare efficacemente il GH. La sua risposta all’allenamento tuttavia decresce nei giorni successivi, a sottolineare ancora una volta l'importanza di un completo recupero, prima di affrontare nuove sollecitazioni. Altre due sono le condizioni che ne incentivano la presenza: un abbassamento della glicemia, e il consumo di un pasto altamente proteico. Inoltre, ogni notte, in condizioni di riposo non disturbato, il GH viene naturalmente prodotto dall'organismo, con un picco tra le ore 00 e le 02.00. |
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I ritmi circannuali ormonali. |
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Gli ormoni, non solo seguono una evoluzione su base giornaliera per ciò che riguarda la loro concentrazione plasmatica, ma hanno anche un andamento stagionale. Nel corso dell'anno si riscontrano i seguenti andamenti:
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