Sovrallenamento |
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Liberarsi degli eccessi |
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Credo siano molte le persone che, nonostante un
regime alimentare attento e una pratica regolare di attività fisica,
incontrano severe difficoltà a realizzare il loro sogno di un corpo
definito. Le hanno provate tutte, ma ancora non riescono a liberarsi dei
depositi adiposi eccedenti. |
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Premetto che, come
ipotesi iniziale, voglio riferirmi a quei soggetti la cui alimentazione è
effettivamente equilibrata (giusto apporto di proteine, carboidrati
raffinati assenti, equilibrio nella scelta dei cibi, ecc.) e che praticano
esercizi su base quotidiana (o quasi), e che vi si dedicano per circa 1
ora (specialmente per attività di tipo cardio). | |
Il nodo del recuperoIn più di una occasione si affermano l’importanza
dell’esercizio fisico e della sua regolarità nel praticarlo, ma non si
pone mai in rilievo che il vero fattore limitante è il
recupero, che
questo deve essere pieno prima di tornare alla pratica sportiva, e che è
altrettanto alla base di una buona condizione fisica. Ne è talmente alla
base che, in sua assenza, la nostra condizione fisica va rapidamente perdendo
il vantaggio dell’allenamento, e addirittura si piega, prima al fastidio,
e poi al malessere vero e proprio. |
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Torniamo un momento alla situazione iniziale, in cui il soggetto ha cura per le sue scelte alimentari e per l’esercizio fisico. Anche qui, pur nella cornice ideale, se affrontiamo la vita di tutti i giorni accumulando ore e ore di stress psicofisico, questo andrà a sabotare senza dubbio il nostro lavoro, e, quando verrà combinato, anche solo occasionalmente, all’assunzione di cibi inadatti (leggi carboidrati raffinati) porterà a disfatta certa. | |
Ancora una volta tuttavia, assistiamo alle prodigiose facoltà di cui il corpo umano dispone. Nonostante venga posto in una condizione impropria per il migliore funzionamento, si adatta alla nuova situazione mettendo in campo delle misure di protezione (es. grasso nell’area addominale), utili a preservarlo da situazioni di maggior pericolo. E si arrenderà solo dopo aver utilizzato ogni possibile stratagemma e quando non disporrà più di alcuna risorsa. | |
Alcuni suggerimenti per evitare eccessivo stress mentale... |
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Risolvere lo stress psicofisico non è cosa semplice data la sua natura subdola e la difficoltà ad identificarlo. Anzitutto dobbiamo fare uno sforzo per liberarci della routine quotidiana (famigliare, professionale, sociale), la quale implica sempre forme di stress non riconoscibili. Queste sono cresciute nel tempo, si sono accreditate gradualmente nella nostra esistenza, e riconoscerle per attribuire loro la giusta responsabilità non ci verrà spontaneo. |
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Ma dobbiamo compiere uno
sforzo. Anzitutto rendiamoci conto
che si sono
sedimentate nella nostra vita abituale, sfuggono alla nostra attenzione critica, e
come tarme logorano la nostra individualità, portandoci a credere che sia
tutto dovuto e che questo sia il regime naturale delle cose. Naturalmente
non è così!
Iniziamo ad assumere un atteggiamento più distaccato, meno coinvolto dalle
risse di ogni giorno, impariamo a dare importanza al respiro. Ecco,
ricominciamo da qui. Torniamo a dare la giusta importanza e la giusta
priorità alle cose. | |
...ed eccessivo stress fisico (sovrallenamento) |
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Torniamo ora alla questione più in tema con questo intervento: l’esercizio fisico eccessivo. Solitamente è una situazione che si manifesta soprattutto con le attività di tipo cardio (corsa in particolar modo). In questa situazione è utile ridurre i tempi dedicati all’esercizio aerobico e spostare parte di queste risorse agli esercizi con i pesi. Sempre in questa ottica dovremmo cercare di incrementare l’intensità dell'allenamento e ridurne conseguentemente la durata. |
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Questa è anche la impostazione migliore per innescare la produzione di
ormoni brucia grasso. Quindi, in prospettiva, un allenamento sempre più
intenso mi richiederà sempre meno tempo per la sua esecuzione, e ridurrà a
zero il rischio di scatenare una risposta incontrollata di cortisolo. Poi
andremo a dedicare il nostro nuovo tempo libero al recupero, la vera fase in
cui finalmente il nostro organismo può mettere a segno i suoi obiettivi,
traendo le direttive di sviluppo dalle brevi ma intense sedute di
allenamento che abbiamo affrontato. |